Ordinanza locali, Comune di Sant’Agata non arretra
“Sull’ordinanza sindacale numero 16 del 13 Luglio ancora una volta va constatato l’inadeguato approccio metodologico di Riccio e della sua complice maggioranza, così come in tante altre vicende amministrative”.
L’opposizione consiliare di Sant’Agata de’ Goti torna ad intervenire su quella che è una delle questione di maggiore “discussione” cittadina, ovvero quella rappresentata dall’ordinanza, parzialmente rivista, relativa a locali, musica ed alcol.
“La revoca di tale ordinanza – proseguono Pd e Dei Goti nelle persone di Giannetta Fusco, Nicoletta Vene, Luciano Iannotta, Renato Lombardi e Carmine Valentino – ha evitato l’ennesima aberrante situazione di contraddizioni e vizi normativi, poiché la stessa era semplicemente “fuori contesto” a dimostrazione di un metodo approssimativo e superficiale.
Gli aspetti più importanti di cui tener conto, sin dall’inizio, erano “il buon senso” e l’ascolto di tutte le parti in gioco, esercenti e cittadini.
Il tema della sicurezza urbana e dell’ordine pubblico è certamente fondamentale per una comunità.
Da non confondersi con altro!
In ogni caso, fermo restando ogni ulteriore valutazione di merito, per la cui cosa richiederemo accesso agli atti ai sensi della legge 241/90 al fine di conoscere i vari citati riferimenti e pareri, grazie all’opportuno e fondamentale supporto e contributo fornito ora anche dai funzionari dell’Ente, si è corso con ragionevolezza ai ripari.
Ma la “frittata” – si avviano a concludere dalla minoranza di Palazzo San Francesco – anche in questo caso era stata fatta, con polemiche e accuse evitabili che hanno creato accesi dibattiti in una estate già di per sé calda: il caldo si, da evitare”.
Palla al centro, in attesa di future cose.
