Il ko di Messina e le assenza forzate di Patierno, Benedetti e Cionek sono solo un ricordo. Con un’altra prestazione interna sontuosa, l’Avellino di Pazienza mette in riga il Potenza in 45 minuti, con un 4-1 senza appello.
DOPPIO TREQUARTISTA
Gli interpreti sono quelli previsti alla vigilia (Armellino adattato centrale, Ricciardi a destra, Casarini rispolverato e Sgarbi-Gori in avanti), ma l’atteggiamento tattico dei lupi sorprende soprattutto gli avversari: è di fatto un 3-4-2-1, con Varela alzato assieme a Sgarbi alle spalle di Gori, a svariare su tutto il fronte offensivo. Il 4-3-3 del Potenza (tridente “pesante” con Caturano e i due ex biancoverdi Asencio e Gagliano) non regge l’urto: un quarto d’ora e l’Avellino è già avanti di due.
All’8′, dopo due occasioni capitate a Sgarbi e Varela, una percussione sulla destra di Ricciardi trova Varela libero in profondità. Pallone per Gori che entra a rimorchio e di tacco sul primo palo fa esplodere la Sud. Altri 8 minuti e si replica, stavolta sul fronte opposto: Sgarbi vuole palla da Tito e se la va a prendere, mette il pallone all’altezza del dischetto ancora per Gori, che col mancino non perdona.
Partita chiusa? Non per il Potenza, che al primo squillo accorcia con Caturano al 20′, sugli sviluppi di un calcio di punizione. Sbraga dimenticato sul secondo palo mette in mezzo e il bomber rossoblù imbuca da zero metri.
POKER IN 45 MINUTI
L’Avellino sbanda per qualche minuto, ma ci mette solo 10 minuti ad allungare di nuovo. Un magistrale Casarini recupera e fa galoppare Riccardi, che tiene botta e mette in mezzo per il rimorchio di Sgarbi e il 3-1 biancoverde al 30′. Sul finale di frazione ancora un indemoniato Sgarbi sfonda sulla destra e si fa abbattere da Sbraga: giallo e rigore. Siparietto dal dischetto con Gori, batte l’ex Napoli che fa poker e doppietta.
La ripresa è accademia, con Gori che potrebbe portarsi a casa il pallone in due occasioni (47’ e 51′) ma non riesce a superare Gasparini. Mulè e Varela (tra i migliori) cercheranno gloria personale invano. Ci sarà spazio per Marconi, ancora a digiuno, Sannipoli, Pezzella e i due under Maisto e Tozaj (esordio in campionato per il 2004 della Primavera).
Il Potenza sporca i guanti un paio di volte a Ghidotti con Volpe e Di Grazia, ma è poca roba. La panchina di Colombo traballa, Pazienza fa festa con Perinetti e la squadra sotto la Sud. L’Avellino torna in campo lunedì prossimo: testa alla Casertana, con qualche certezza in più. In attesa del recupero della Juve Stabia, la vetta ora dista solo 4 punti.
Francesco Guarino
TABELLINO AVELLINO-POTENZA 4-1, 7a giornata serie C girone C 2023/2024
AVELLINO (3-4-2-1): Ghidotti; Cancellotti, Armellino, Mulè; Ricciardi (26′ st Sannipoli), Casarini (32′ st Pezzella), Palmiero, Tito; Varela (46′ st Tozaj), Sgarbi (32′ st Maisto); Gori (26′ st Marconi). A disp.: Pane, Pizzella, Fusco, Mundula, Nosegbe-Susko. All.: Pazienza.
POTENZA (4-3-3): Gasparini; Hadziosmanovic, Sbraga, Monaco, Porcino (15′ pt Verrengia); Saporiti, Schiattarella (1′ st Candellori), Prezioso (37′ st Steffè); Gagliano (1′ st Volpe), Caturano, Asencio (27′ st Di Grazia). A disp.: Iacovino, Alastra, Maddaloni, Gyamfi, Armini, Rossetti, Mata. All.: Colombo.
ARBITRO: Pezzopane dell’Aquila
ASSISTENTI: Pasqualetto di Aprilia e Laghezza di Mestre – IV UFFICIALE: Graziano di Rossano
MARCATORI: 8’ e 16’ Gori (AV), 20’ Caturano (P), 30’ e 46’ (rig.) Sgarbi (A)
AMMONITI: Sbraga (P), Pezzella (A).
NOTE: recupero 3′ pt, 4′ st. Spettatori 6.700 circa
