Airola, allagamenti a Cortecalce: cittadini esausti lanciano petizione per Consiglio comunale

Una petizione popolare finalizzata a sollecitare la discussione sui tavoli istituzionali in merito ai gravi disagi che puntualmente si registrano, in termini di allagamenti, a Contrada Cortecalce.
I consiglieri comunali Giulia Abbate, Gennaro Falzarano, Giuseppe Maltese, Giuseppe Stravino e Biagio Supino a far proprio la questione al fine di incardinarla, ai sensi del regolamento consiliare, all’ordine del giorno di prossima seduta del parlamentino.
IL TESTO DELLA PETIZIONE
“I cittadini di Airola della contrada Cortecalce – fanno presente i cinque esponenti – vivono l’ormai decennale disagio degli allagamenti ciclici causati dallo straripamento del torrente Rio–Tesa.
Basta una pioggia un po’ più insistente che la zona viene isolata dal resto della cittadina, costringendo i residenti a rischi periodici.
La situazione è stata più volte rappresentata dai cittadini agli amministratori, ottenendo solo promesse ed inutili interventi palliativi a ridosso delle campagne elettorali.
Infatti, nonostante nel programma triennale dei lavori pubblici 2021/2023 dell’ultimo bilancio di previsione approvato con Delibera di Consiglio comunale numero 30 del 12 Agosto 2021, risultano
appostati 380.000 euro per effettuare nel primo anno lavori di miglioria per il ripristino della funzionalità idraulica del torrente Rio – Tesa, ma, ad oggi, nulla è cambiato a contrada Cortecalce e i disagi permangono e con maggiore frequenza e gravità.
Alla luce di tale situazione non più sostenibile, 111 cittadini hanno presentato una petizione popolare al Sindaco di Airola, della quale siamo stati informati in forza dell’articolo 33 comma 3 dello Statuto comunale (La petizione è inoltrata al sindaco il quale, entro 10 giorni, l’assegna in esame all’organo competente e ne invia copia ai gruppi presenti in consiglio comunale).
Ci aspettavamo un invito del Sindaco per discutere gli importanti e gravi argomenti per le conseguenze che potrebbero causare i futuri straripamenti, ai danni delle persone, delle cose e dell’ambiente coinvolti da tali fenomeni, anche in Consiglio comunaleomunale, ma nulla di tutto ciò.
Solo una sterile trasmissione della sola Petizione, senza neanche una riga sulle intenzioni amministrative future.
ENTRO 20 GIORNI LA CONVOCAZIONE
Perciò, in osservanze dell’articolo 33 comma 6 dello Statuto comunale (Se la petizione è sottoscritta da almeno 100 persone, ciascun consigliere può chiedere con apposita istanza che il testo della petizione sia posto in discussione in una seduta del Consiglio comunale, da convocarsi entro 20 giorni), abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio comunale che il testo della petizione sia posto in discussione in Consiglio comunale, nei termini statutari e con le modalità previste nel Regolamento consiliare, per conoscere le determinazioni politiche ed amministrative del Sindaco e della Giunta, all’esito dell’esame istruttorio effettuato dagli Uffici competenti in materia, al fine di poter addivenire in Assise a migliori soluzioni, idonee a rispondere alle esigenze rappresentate dai cittadini sottoscrittori della Petizione.
Speriamo – la conclusione – solo di non ricevere dal Sindaco un’altra “Pregiudiziale” per non parlare dei gravi problemi che affliggono Airola”.