
“Solo in sede di Conferenza dei Capi Gruppo del 26 Gennaio, ovvero a pochi giorni dal Consiglio comunale del 31, ho appreso della imminente scadenza per l’adesione al Servizio Idrico Integrato dell’Ente Idrico Campano.
Nonostante il procedimento sia iniziato nel 2004, come al solito, il Comune di Airola è in ritardo e da qui a qualche giorno sarebbe stato commissariato, nonostante il Presidente del Consiglio comunale di Airola facesse parte, quale consigliere, del Distretto sannita dell’Ente idrico campano”. Così la nota del consigliere comunale Giuseppe Maltese.
Che prosegue
“Nel corso del Consiglio comunale ho appreso dal Sindaco che per tale procedimento non è avvenuta alcuna preventiva consultazione pubblica prevista per legge e che Airola è esclusa da qualsiasi decisione.
Ciononostante, il sindaco ha proposto all’Assise di approvare lo Statuto della società mista “Sannio Acque S.R.L” nel quale è sancito che il Comune di Airola dovrà versare una quota di capitale pari a euro 16.500 (2 euro/abitante), chiedendo ai consiglieri comunali di “decidere se aderire o meno all’Ente Idrico Campano”.
IL CONSIGLIERE DI DOVERE CIVICO
Ma la mia domanda è sempre la tessa “Sulla base di cosa si dovrebbe decidere” se, come ha asserito il Sindaco, siamo esclusi da ogni decisione e non si conosce cosa accadrà nel futuro? Purtroppo, non è stata data alcuna risposta a questa domanda.
Solo inutili lamentele sugli attuali servizi e qualche rassicurazione a chiacchiere sulla possibilità di esclusione anticipata dell’eventuale nuovo gestore non ottemperante; come se oggi, per l’attuale gestore, non valga la stessa regola; quindi, è inutile lamentare ingiustificate insoddisfazioni se poi non sono suffragate e sostenute da appropriate iniziative politiche ed amministrative tese all’eventuale miglioramento del servizio.
Nel corso del Consiglio comunale si è arrivati addirittura ad ipotizzare i “reali” propositi politici in tali società, facendo riferimento a incarichi e posizioni nei consigli di amministrazione e il Vicesindaco ha anche chiosato “Come sempre è accaduto e come tutti sanno”.
A tali affermazioni ho espresso la mia più profonda indignazione, invitando l’Assise ad orientare le scelte future ad azioni e ad esempi diversi dal “Come sempre è accaduto e come tutti sanno”, incentivando nuove visioni politiche ed amministrative, tese principalmente a smantellare tali vecchie logiche deviate e devianti che nulla hanno a che fare con gli interessi amministrativi pubblici che dovrebbero essere difesi dalle cariche elettive a tutela dei diritti dei cittadini deleganti.
Condivido l’unificazione normativa della disciplina del bene idrico nella sua più ampia accezione (sia infrastrutturale sia economico – tariffaria), ma non potrò mai votare una proposta di delibera di Consiglio comunale presentata con le modalità con le quali è stata presentata la proposta 1/2023 del 18/01/2023, per la quale – chiude Maltese – ho espresso il mio fermo voto contrario”.