Incendio Airola, Maltese “Non è stato fatto nulla”

“Una settimana dopo il rogo del 13 Ottobre 2021, il Comitato Salute e Ambiente Airola e Valle Caudina, ha promosso la petizione per sollecitare risposte al Sindaco del Comune di Airola.
La petizione fu trasmessa ai consiglieri con ritardo ed arrivò in Consiglio comunale non per iniziativa del Sindaco o della Giunta ma fu la minoranza a chiederlo in forza dell’articolo 33 comma 6 dello Statuto comunale”.
Esordisce così nota del consigliere comunale Giuseppe Maltese.
“Dopo 15 mesi dal tragico evento – prosegue – non è accaduto nulla e i resti dell’incendio sono ancora esposti alle intemperie e sotto gli occhi di tutti.
Perciò, l’ottimismo della maggioranza è fuori luogo e la delibera 211 del 30 Dicembre 2022 con la quale la Giunta comunale ha approvato lo schema di convenzione con l’Arpac per lo svolgimento di monitoraggio ambientale, non basta.
Anche perché l’impegno assunto dal Consiglio comunale con la delibera 18 del 31 Maggio 2022 è ben più ampio degli attuali proclami a mezzo stampa: Stanziamento di 10.000 euro per autonome procedure di monitoraggio ambientale; Informazione alla cittadinanza sulla situazione ambientale; Definizione dell’avviato censimento delle aziende operanti sul territorio comunale con connesso rischio da impatto ambientale.
Di concreto ancora nulla è stato fatto.
Né tantomeno un accenno sulla potenziale pericolosità degli insediamenti industriali all’interno dell’abitato di Airola ovvero sulla necessità di approvare il Puc e con esso la prevista ridislocazione, nel tempo, dell’intera area industriale in altra zona senza abitazioni.
“MORTIFICATE PREOCCUPAZIONI CIVICHE”
Questi problemi sembra non tocchino assolutamente le sensibilità del Sindaco e della Giunta, impegnati costantemente a rincorrere gli eventi, mai a governarli. Interessano poco le chiacchiere sulla dieta degli amministratori. Interesserebbero invece le risposte alle domande poste dai cittadini con la petizione: L’impatto che il disastroso incendio ha avuto sull’ambiente; Lo stato del piano di bonifica del sito incendiato e dei luoghi contaminati; Lo stato delle iniziative di sostegno economico a favore dei cittadini danneggiati; Lo stato delle attività di prevenzione, di monitoraggio e di controllo dell’ambiente messe in campo fino ad ora, a 15 mesi dal tragico rogo industriale del 13 Ottobre 2021.
Sulla questione, il velato bavaglio dell’allarmismo – la conclusione – mortifica le preoccupazioni civiche, soprattutto quando chi lo sventola è responsabile della percepita inattività politica ed amministrativa e della mancata informazione”.