INTERVISTA
A meno di un anno dall’uscita del suo primo libro Bumerang, Aniello Troiano, dal suo blog, fa sapere che, tra qualche giorno, uscirà il suo nuovo lavoro editoriale dedicato al Vaso di Assteas. Abbiamo scambiato con lui qualche battuta virtuale nell’attesa di dedicargli un servizio video per la presentazione
ufficiale in Valle Caudina.
D: Chi pensava che il tuo Bumerang fosse una “Cattedrale nel deserto” adesso ci rimane molto male..
R: Ebbene sì, sono felice di aver pubblicato due romanzi in un anno. Opposti e complementari, tra l’altro. Contemporaneo e storico, fiction e realtà, crimine e giustizia, stile realistico e stile “alto”. Non ho intenzione di fermarmi, ormai credo che si sia capito.
D: Il tuo nuovo libro sul Ratto d’Europa casca a “fagiolo” visti i tanti ritrovamenti di questi giorni a Montesarchio.
R: Il ritrovamento di questi bellissimi reperti mi ha reso felice tre volte: come appassionato, come cittadino della Valle Caudina e come scrittore. Una manna dal cielo, veramente.
D: Sarà un libro ricco di contenuti frutto di tante ricerche…
R: Sì, ho cercato di coniugare una documentazione massiccia e rigorosa con la piacevolezza e la facilità di lettura del primo romanzo, pur avendo cambiato completamente registro e in parte anche lo stile.
D: “un romanzo storico/poliziesco” un modo per rendere più fruibile un argomento non tanto “leggero”?
R: In realtà si tratta di uno storico/poliziesco perché narra l’intera storia del vaso. Quanto al rischio di essere pesante: sì, mi sono posto il problema, e ho lavorato molto su questo aspetto. Ho cercato di rendere il romanzo quanto più visivo, vivace, cinematografico possibile. Le parti di pura narrazione sono poche, giusto delle introduzioni. Per il resto, la storia si dipana tra dialoghi e azioni.
Le persone che lo hanno letto (amici, studiosi, lo staff della casa editrice “Homo Scrivens”) mi hanno detto di aver trovato la lettura veloce e appassionante. D’altra parte il romanzo non è troppo lungo (160 pagine, note incluse) e i capitoli relativi alla parte poliziesca sono brevi.
D: Quanto c’è di veritiero e quanto di fittizio?
R: Ho cercato di ricostruire sia la parte storica che quella poliziesca quanto più possibile. Purtroppo ci sono dei piccoli buchi nella vicenda, che ho riempito formulando delle ipotesi verosimili. Alla fine del romanzo troverete una nota di alcune pagine dove saranno elencati gli elementi reali e quelli fittizi per ogni capitolo. Io punto a far vivere la storia del vaso, non a confondere le acque o ad abbellire le cose per scopi letterari. Anche perché la storia è già molto bella di suo. Quasi quanto il vaso…
D: Quando sarà presentato ufficialmente e dove?
R: Sarà presentato in Valle Caudina, probabilmente inizierò da Montesarchio e San Martino. Purtroppo non so ancora dirvi niente sulle date perché non so quando mi arriveranno le copie. L’intenzione è quella di fare almeno un paio di presentazioni entro la fine del 2015.