San Martino. Video trappole contro l’abbandono di rifiuti
Abbandono di rifiuti nell’ambito del territorio comunale. San Martino intensifica i controlli.
Il nostro sistema di video sorveglianza può rappresentare un importante deterrente ed insieme alla collaborazione di tutti noi consentirà di scongiurare il problema.
Il comando di Polizia Locale, al fine di prevenire questo fenomeno inqietante, ha istallato 4 fototrappole in alcuni punti strategici interessati dalla problematica.
Inoltre, sono state installate 3 telecamere a lettura targa sulle strade di accesso alle zone periferiche oggetto dell’abbandono.
Siamo convinti che questo è solo un primo passo importante per combattere l’abbandono dei rifiuti, ma siamo certi che con la collaborazione di tutti riusciremo a tutelare il nostro territorio da questa inciviltà diffusa.
Ricordiamo che Con il Decreto-Legge 116/2025, lo Stato ha deciso di colpire duro contro chi abbandona i rifiuti, in strada e in natura.
Cosa prevede il decreto (in vigore dall’9 agosto 2025)
1. Telecamere come prova. Ora non serve più incrociare l’automobilista sul fatto: qualsiasi impianto di videosorveglianza (pubblico o privato), sia dentro che fuori i centri abitati, può fornire un fotogramma della targa per identificare il proprietario e inviare la sanzione.
2. Tipologie di rifiuti e relative sanzioni
• Mozzicone di sigaretta o fazzoletto: multa fino a 1 188 €, senza procedimenti penali.
• Lattine, bottiglie (vetro/plastica), sacchetti di rifiuti: multa da 1 500 € a 18 000 €, con segnalazione alla Procura.
3. Arresto e pena detentiva in casi aggravati. Se il gesto avviene in aree protette, nei pressi di fiumi o in zone già inquinate, e c’è pericolo concreto per persone o ambiente, è previsto l’arresto (anche differito entro 48 h), con pena da 6 mesi a 5 anni e mezzo, che può arrivare fino a 7 anni nei casi più gravi.
4. Sospensione della patente e confisca del veicolo
• In caso di violazioni penali, la patente può essere sospesa fino a 6 mesi.
• Se l’illecito è compiuto con un mezzo aziendale, può scattare la confisca del veicolo, salvo venga provato che appartiene a un terzo estraneo.
5. Rifiuti pericolosi e responsabilità aziendale
Per rifiuti pericolosi, la reclusione va da 1 a 5 anni, estesa fino a 6 anni in caso di aggravanti. Se il fatto è commesso da un dipendente con mezzo aziendale, il titolare può essere ritenuto responsabile per omessa vigilanza e rischia fino a 5 anni e mezzo di reclusione.
L’abbandono dei rifiuti non è più tollerato: inquina l’ambiente, danneggia la salute, mette a rischio la sicurezza stradale e alimenta il degrado.
