Corsi d’acqua in aree private, a Sant’Agata l’ordinanza di Riccio

Scatta l’ordinanza sulla manutenzione dei corsi d’acqua, ricadenti in terreni privati, a Sant’Agata de’ Goti. Così l’atto del Primo Cittadino Salvatore Riccio datato 26 Ottobre che si inquadra nell’ottica di prevenire il rischio idrogeologico. L’invito a “tutti i proprietari/affittuari o comunque ai detentori e/o conduttori dei terreni o immobili contermini di tutti i rii collinari, dei loro rami principali e secondari, dei loro affluenti, dei torrenti e dei fossi, che non siano dí dominio pubblico, esistenti su tutto il territorio comunale a provvedere direttamente ad eseguire la perfetta ripulitura degli alvei di detti rii e loro affluenti, in modo che sia garantito, da parte di ciascun obbligato e per la sua competenza, il libero e rapido deflusso delle acque ivi scorrenti, e precisamente dí provvedere entro una fascia massima di 10 metri dal ciglio dell’alveo”.
LE PRESCRIZIONI
Si invita i medesimi, inoltre, a provvedere “allo sfalcio e alla eliminazione della vegetazione sulle rive e nell’alveo dei corsi d’acqua; al taglio dei rami degli alberi che si protendono oltre il confine della proprietà; alla pulizia ed all’espurgo delle sezioni scorrevoli e di irrigazione privati in modo da garantire il libero deflusso delle acque; al mantenimento: delle sponde dei fossi laterali in modo. da impedire il franamento dì terreno; ad evitare azioni ed attività che generino peggioramenti delle condizioni di stabilità limite che generalmente caratterizzano questi ambienti; ad evitare quelle pratiche che possono favorire il processo accelerato di erosione superficiale (ad es. arature profonde, scavi con mezzi meccanici, diserbo); alla rimozione di materiali e detriti presenti negli alveì, e che possano determinare occlusione degli stessi; assicurare la regolare manutenzione dei fossi stradali e vettori di natura idraulica in genere; ripristinare le sezioni ordinarie dei fossi stradali e dei vettori di natura idraulica in genere se ricoperti o intasati anche mediante operazioni di escavazione, profilatura e spurgo; rimuovere le eventuali frane ed eseguire tutti gli interventi idonei ad evitare il manifestarsi delle medesime così da favorire il regolare deflusso delle acque stesse; effettuare le necessarie operazioni di regolazione, sagomatura delle scarpate e cigli nelle aree private prospicienti o che si aggettano su aree pubbliche o di uso pubblico” nonché a “realizzare tutti quegli interventi atti ad evitare situazioni di allagamento e/o mancato deflusso e comunque atti ad evitare pericoli anche potenziali per la privata e pubblica incolumità”.