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Movimento civico per l’ospedale “Non siamo cittadini di serie b”

Movimento civico per l’ospedale “Non siamo cittadini di serie b”
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“Nelle ultime settimane ci sono pervenute numerose testimonianze di concittadini che si sono rivolti al Pronto Soccorso del nostro ospedale.
Tutti i pazienti che, per motivi diversi, hanno avuto la necessità di essere monitorati e di sottoporsi ad accertamenti, hanno sostato nella stanza che era precedentemente destinata all’osservazione Covid.
Alcuni vi sono rimasti anche più di un giorno, seguiti dal personale medico e infermieristico, senza però avere la possibilità di essere ricoverati a reparto. Per quale motivo?
Perché non c’è personale medico per coprire i turni in reparto”.
Nuovo intervento del Movimento civico per l’ospedale di Sant’Agata de’ Goti.
In vetrina ancora i gravi affanni della struttura di contrada San Pietro, essenzialmente riconducibili alle carenze di personale.
“Al paziente, quindi – insistono gli attivisti nella nota – non resta che scegliere tra il trasferimento a Benevento, dove spesso non ci sono posti, o le dimissioni in cui sottoscrive che rifiuta il ricovero, assumendosene la responsabilità.
Ma se di responsabilità si deve parlare, probabilmente bisognerebbe iniziare da quelle di una Dirigenza ospedaliera che non attua quanto disposto dalla Regione per il nosocomio santagatese, non consentendo ai medici di lavorare e ai pazienti di essere assistiti.
Attualmente vi sono tre medici di Medicina generale, due chirurghi e un ortopedico che si dividono tra reparto e PS.

I NUMERI

Con questi numeri, l’ospedale non viene messo nelle condizioni di funzionare, sminuendo le professionalità che vi lavorano e mettendo in pericolo la salute dei cittadini. In un’intervista dello scorso 22 Settembre, la Dg Morgante affermava l’intenzione di potenziare il De’Liguori e il Pronto Soccorso.
Promesse da marinaio, a cui noi non crediamo e i fatti ci danno ragione.
E ci dispiace leggere, a più riprese, di rappresentanti istituzionali a livello locale e nazionale che ancora confidano nelle sue parole.
Anche loro hanno delle responsabilità nei confronti dei propri cittadini, di chi li ha sostenuti con un ampio consenso elettorale.
Il nostro territorio – chiudono dal Movimento – ha il diritto di avere una dignitosa assistenza sanitaria.
Non siamo cittadini di serie b!”

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