Sant’Agata de’ Goti, riapre il Museo diocesano

Il grande momento è oggi. Nella giornata odierna, Martedì 18 Luglio, alle ore 19, riapriranno finalmente le porte del Museo
Diocesano e degli annessi Luoghi Alfonsiani di Sant’Agata de’ Goti, inaugurati per la prima volta nel 1997 dall’allora cardinale Joseph Ratzinger, futuro papa Benedetto XVI. La riapertura di questi luoghi è stata resa possibile grazie a un progetto finanziato con risorse a valere sul programma “Cultura Crea 2.0” gestito da Invitalia e realizzato dalla Cooperativa sociale di comunità iCare, in collaborazione con la società di consulenza direzionale sulle strategie di sviluppo Sef Consulting e con Arcadia srl.
Un prezioso traguardo che rappresenta, soprattutto, un’opportunità per i giovani, per le loro competenze e per il nostro territorio.
L’evento di inaugurazione del Museo Itinerante dei Luoghi Alfonsiani” e dei suoi due percorsi turistici (che collegano tra loro posti che testimoniano la presenza, la vita e la predicazione del Santo napoletano Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a Sant’Agata de’ Goti) si terrà, come detto, a partire dalle ore 19 presso il Palazzo Episcopale, con la riapertura al pubblico dei luoghi vissuti da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.
Dopo un momento iniziale di accoglienza e di saluti istituzionali, interverranno per presentare la realtà del progetto Mila don Matteo Prodi, Presidente della Cooperativa Sociale di Comunità iCare, e Rosangela Ciaramella, responsabile del progetto MILA e Project Manager, che esporranno anche quali sono i diversi punti d’interesse storico-religioso-culturale di quella che si presenta, davvero, come una grande e unica occasione non solo per Sant’Agata de’ Goti, ma per l’intero territorio delle Valli Caudina e Telesina.
IL PROGRAMMA
Mentre la professoressa Marcella Campanelli, Professore associato di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, relazionerà sui 13 anni di episcopato di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a Sant’Agata de’ Goti. Concluderà l’inaugurazione, con il taglio del nastro e la benedizione dei locali, il vescovo diocesano Monsignor Giuseppe Mazzafaro. Il tutto terminerà con un brindisi e con un rinfresco preparato dalla pasticceria sociale di comunità DolceMente della cooperativa iCare.
Insomma sta per rivedere la luce ed essere riaperto al pubblico uno scrigno di arte, fede e cultura dal valore inestimabile. Il progetto del Museo Itinerante dei Luoghi Alfonsiani – afferma il presidente della Cooperativa sociale di comunità iCare – mette insieme due bisogni: la valorizzazione delle tante bellezze esistenti e preziose (come, per esempio, i luoghi alfonsiani e la straordinaria figura di santità di Sant’Alfonso) e il generare speranza sul territorio attraverso la creazione di un po’ di lavoro.
Il desiderio nostro è sempre assolutamente lo stesso – termina don Matteo – e cioè che la coop. iCare, anche attraverso questa progettualità, prosegua su questa strada di creare comunità a partire dalle ferite e dalle bellezze del sociale, creando prospettive per i giovani, in particolare per quelli che desiderano e scelgono rimanere nel loro territorio”.