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Montesarchio. “Madonella di  Montemauro”: la storia dei briganti e del Cuoccio

Montesarchio. “Madonella di  Montemauro”: la storia dei briganti e del Cuoccio
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Ritorna, interrotta per il covid la festa della Madonna del Carmelo conosciuta come la festa della” Madonella” in contrada Montemauro di Montesarchio, prima di Taburno e al confine con Apollosa. La festa un quarto di secolo fa, era rappresentata da una semplice processione, poi con la costituzione di un comitato è stato aggiunto un programma civile. Inoltre, il comitato, con il presidente Pellegrino Ferretta dal 1993 ha partecipato alle iniziative del restauro della statua della Madonna nel 1999 in occasione del centenario della chiesetta,un momento che ha visto realizzare il ripristino della facciata,il rifacimento della pavimentazione e quello del campanile su cui sono state rimesse le campane sottratte da ignoti nel 1950. La curiosità più interessante è la costruzione della Chiesa che si fa risalire ad un episodio di crimine avvenuto circa 150 anni fa. 

Nel 1860 ai tempi del brigantaggio, un uomo soprannominato “Cuoccio” che  faceva il delatore della polizia, provvedeva abitualmente ad arrestare alcuni briganti che venuti a conoscenza di ciò , una notte catturarono il Cuoccio e lo torturarono barbaramente fino ad ammazzarlo. Alcuni contadini, che di buon mattino andavano normalmente a lavoro nei campi, videro il Cuoccio sfigurato da restarne sgomenti.La notizia si diffuse rapidamente e moltissime persone si portarono sul luogo del delitto per curiosare ma anche per pregare il Signore per l’anima del malcapitato. Sul luogo di un tragico evento intanto c’è la consuetudine di mettere una croce, una lapide o qualche altro ricordo e questo non solo per tramandare ai posteri il fatto, ma anche per la concezione popolare secondo cui, se non si compie questo gesto, l’anima della persona morta tragicamente non può trovare riposo e si aggira come un fantasma in quel luogo. E così  per iniziativa di Giuseppe Ciccone morto nel 1873 e di suo figlio Pasquale Pellegrino fu messo un quadro di lamiera raffigurante la Madonna del Carmine ed in seguito fu costruita la Chiesetta a Lei dedicata.Il popolo di Montesarchio da allora vive questa devozione nata soprattutto per il desiderio di far elevare al Cielo l’anima del “Cuoccio”.

Per l’edizione 2023 la “festa della Madonella” inizierà con il novenario venerdì 7 luglio alle ore 19.30.Il giorno 9 ci sarà la benedizione dei mezzi agricoli mentre il giorno 16 alle ore 18.30 ci sarà la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal parroco mons. Antonio Raviele.Subito dopo si snoderà la Processione percorrendo via Vitulanese fino a contrada Rapale. E’ possibile ascoltare la Santa Messa anche alle ore 7.00; 8.00; 9.00;10.00 e 11.30.Ricco ed entusiasmante è allo stesso tempo il programma civile e per venerdì 14 e sabato 15 luglio c’è grande attesa soprattutto per gli amanti di BBQ  per la due giorni della seconda sagra del vitellone marchigiano.Non mancherà l’intrattenimento abbinato al cibo e la sagra sarà allietata dai gruppi  Rochitos Trio Band e  Music Live Band con Kekko Dany  rispettivamente venerdì 14 e sabato 15 luglio mentre Quelli della buona Musica delizieranno tutti i partecipanti di Domenica 16. I festeggiamenti termineranno con un armonioso spettacolo di fuochi pirotecnici. Le aspettative di tutti i componenti del comitato festa sono alte anche perché un posto suggestivo come Montemauro di Montesarchio alle pendici del parco nazionale del Taburno merita davvero una visita.

Brigida Abate

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