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Valle Caudina, taglio dei collegamenti verso Roma: Pacca scrive a De Luca

Valle Caudina, taglio dei collegamenti verso Roma: Pacca scrive a De Luca
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Il sindaco di Pannarano Enzo Pacca, anche Presidente della Unione dei Comuni della Città Caudina, a denunciare le criticità legate al taglio avutosi nei servizi di collegamento su gomma verso Roma.
Il medesimo, infatti, ha indirizzato una nota al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nonché ai vertici delle Province di Benevento e di Avellino.
“Nei Comuni di Roccabascerana, Pannarano e San Martino Valle Caudina – esordisce il messaggio -. veniva effettuato dalle autolinee Sellitto Srl il servizio giornaliero di linea per Roma.
A far data dal 1 Giugno 2023 tale servizio è stato soppresso. 

Tale servizio, per il territorio e per gli abitanti della Valle Caudina è di grande importanza in quanto consente un collegamento con Roma importante per cittadini, studenti, lavoratori.
Il taglio di questa linea va ad aggiungersi alle difficoltà già esistenti per i lavori di ammodernamento della rete ferroviaria Valle Caudina.

RICHIESTO “INTERVENTO ISTITUZIONALE”

Il sistema dei trasporti riveste un ruolo essenziale per il miglioramento della qualità della vita nei territori delle aree interne della Campania anche per arginare lo spopolamento che la mancanza di collegamenti adeguati con le grandi città potrebbe favorire.
Pertanto, anche interpretando la volontà delle Comunità locali – conclude il Primo Cittadino pannaranese si chiede un intervento istituzionale teso a ripristinare la linea soppressa, gestita dalle autolinee Sellitto Srl”.
Il collegamento verso la Capitale, come giustamente afferma Pacca, è assolutamente strategico e vitale per le Comunità di questa fetta di Valle Caudina, ora come ora fortemente penalizzate dalla logistica dei trasporti.
Tanto più alla luce della perdunante sospensione del servizio su ferro della Benevento-Napoli.
Si parla tanto di sviluppo delle aree interne ma se non si favoriscono i servizi primari chi vi abita sarà costretto – per sopravvivenza e non già per capriccio – a doverle abbandonare condannando i territori ad un incipiente spopolamento.

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