
Cervinara. 250 anni della “Scafatella” e la devozione speciale di un bambino
Quest’anno ricorre il 250° anniversario della statua della Madonna del Bagno.
Nel 1773 Francesco D’Agostino la fece realizzare in seguito alla guarigione della moglie dopo un voto fatto alla Madonna dei Bagni di Scafati. La Madonna con la fonte miracolosa fino ad allora era rappresentata solo con un affresco andato con il tempo distrutto.
Quindi il D’Agostino con l’aiuto economico di altri fedeli riuscì a commissionare la “Scafatella” che tutt’oggi si venera nella parrocchia di Sant’Adiutore ed è custodita nella piccola e unica chiesa di campagna dedicata anche ai Santi Medici Cosma e Damiano.
Una lunga devozione che ha il suo culmine, ogni anno, in questo mese. Proprio in questi giorni il simulacro sta facendo tappa nei vari luoghi della parrocchia dopo essere stata traslata dal Santuario di San Cosma alla chiesa Madre di Sant’Adiutore.
In questi giorni, via San Cosma, un tempo cuore pulsante dell’agricoltura cervinarese, è colorata di bianco e azzurro. Su tutte le case sono presenti dei nastri e dei palloncini per salutare il passaggio della Madre Celeste. Qui il culto è molto sentito e si rifà alla notte dei tempi quando, dopo il duro lavoro nei campi, l’unico sollievo era andare a messa. Questa devozione è stata trasmessa di generazione in generazione.
Anche i bambini sono rapiti dallo sguardo della Madonna. E proprio uno di loro, Francesco, che frequenta la seconda media, ha voluto rendere omaggio alla Scafatella realizzando, di sua iniziativa un piccola, cappella votiva all’interno della sua abitazione.
La statua di una Madonnina circondata da tanti fiori colorati. L’amore, la semplicità e la fede di un bambino che lascia senza parole e che fa riflettere.
Mentre noi riflettiamo… ci auguriamo che proprio i bambini raccolgano il testimone e siano custodi di tradizioni che per svariate ragioni stanno scomparendo.
Tradizioni che sono il segno distintivo di una comunità, la nostra.