Airola. Futuro e presente dei servizi educativi pubblici

RIceviamo e pubblichiamo
Illustre Sindaco,
avevo l’esigenza di scriverle e di condividere la mia preoccupazione ma credo quella di tanti genitori come me, per il futuro e ahimè il presente della scuola ad Airola. Come da Lei annunciato negli ultimi consigli comunali, la Scuola I.C. Padre Pio sarà interessata a breve da abbattimento e ricostruzione, ma non comprendendo come si finisca con il ribaltare a carico del cittadino le conseguenze di una scarsa attenzione ai problemi dell’utenza dei servizi educativi pubblici. Non è bastata la pessima esperienza in merito l’abbattimento dell’I.C. Vanvitelli (ancora non si conoscono tempi di realizzazione e se la scuola avrà anche la palestra) e soprattutto sul “posticcio” piano di ricollocazione che a distanza di un anno ha solo concesso una “fare scuola non completo”, e solo grazie ad un’ ottima governance scolastica ha assicurato ai nostri ragazzi e ai giovani un buon percorso di crescita umana e didattica.
Ad oggi non sappiamo come proseguiranno il percorso scolastico i nostri figli, in quali strutture e se saranno garantiti gli standard qualitativi formativi, se l’attività motoria sarà praticata e dove. Ma soprattutto se saranno garantiti i criteri di sicurezza.
Sono convinto che occorra intraprendere un percorso fattivo che ponga in discussione la qualità dei
servizi pubblici educativi, sociali, culturali, sportivi e che porti alla definizione o all’aggiornamento
della Carta della qualità dei Servizi che, ricordo essere non una guida ma un documento che stabili-
sce un “patto”, un “accordo” fra soggetto erogatore del servizio pubblico e utente.
Non mi stancherò mai di chiedere che siano promossi momenti pubblici di confronto e di dialogo tra l’amministrazione comunale, i dirigenti scolastici, i docenti e, soprattutto, gli alunni e i loro genitori. Qualcuno li chiama “stati generali della scuola”: comunque li si chiami, questi momenti sono URGENTI!!!.
Con osservanza, un genitore. Raimondo Borriello