
“Cari cittadini, siamo alla scadenza di questa consiliatura e le premesse della prossima campagna elettorale ci spingono a fare chiarezza. La parola onestà è sulla bocca di molti ma nel cuore di pochi”. Così esordisce manifesto-documento a firma del Movimento Cinque Stelle di Montesarchio. “Ci riferiamo, evidentemente, a quell’onestà intellettuale, prerequisito indispensabile per proporsi a rappresentare i cittadini nelle Istituzioni. Da circa un mese assistiamo ad un teatrino dell’assurdo che ha visto il sindaco uscente impegnato nel vano tentativo di dimostrare la propria forza “politica”. Dall’altra parte, apprendiamo dai giornali, l’accordo di due imprenditori, Antonio Izzo e Biagio Mataluni, che decidendo di non essere presenti in prima persona, hanno raccolto la disponibilità di uno stimatissimo professionista da decenni lontano dalla scena politica, decretandone a tavolino la candidatura a sindaco. La metamorfosi è evidente, due imprenditori, protagonisti di una stagione politica caratterizzata dal durissimo scontro nelle aule giudiziarie a colpi di denunce, oggi si ritrovano “padri nobili” e indirettamente protagonisti di un progetto amministrativo con sede in via Napoli.
“NULLA DI POLITICO”
Lo definiamo progetto amministrativo perché di politico non ha assolutamente nulla, avendo ridotto le forze politiche ad una mera processione come in un pellegrinaggio a Lourdes per una mera candidatura. Sia chiaro, nella vita il ravvedimento è un atto di intelligenza ma non può prescindere dal perché. Ai nostri occhi e al cuore di tanti cittadini di Montesarchio, quel buco al Castello è un pugno troppo violento per non sentirlo; quella discarica barattata per un pugno di milioni sperperati, ancora oggi ci vede come Movimento Cinque Stelle, in solitudine nelle aule giudiziarie avendone denunciato la pessima gestione post-mortem; i debiti non versati per anni nelle casse del Comune a seguito delle determinazioni di quel durissimo scontro giudiziario gridano ancora vendetta per quei cittadini onesti che con enormi sacrifici e difficoltà hanno sempre pagato il dovuto; i Lavori pubblici eseguiti in quel decennio hanno indebitato la nostra Comunità per venti anni, esaurendo la capacità dell’Ente a contrarne nuovi, con mutui per 5 milioni di euro, con un aggravio di oltre 2 milioni di euro di interessi, fino al 2027-2028. Un buon addetto alla comunicazione – ancora il manifesto pentastellato – sta costruendo l’immagine di un progetto condiviso per rilanciare il nostro paese, che sarà la casa di 13.001 cittadini di Montesarchio. Poco importa se i protagonisti saranno sostanzialmente gli stessi che in questi venti anni hanno amministrato Montesarchio, da assessori, consiglieri di maggioranza o finta opposizione, senza aver mai detto una sola parola di dissenso rispetto a quel Sindaco con il quale hanno condiviso tutto fino all’adesione all’altra faccia della stessa medaglia. Siamo certi che lo spirito sia dei migliori ma temiamo che, viste le premesse, il tutto si riduca ad un copione già scritto. E’ da un anno che denunciamo la divisione della compagine Damiano, apparentemente coesa ma in realtà tenuta insieme da fili trasparenti che al primo scossone si sarebbero sfilacciati. Di fronte a questo scenario abbiamo lavorato in silenzio per la costruzione di un progetto civico credibile che avesse realmente a cuore gli interessi del paese e non per tutelare gli interessi di pochi. Nostro malgrado, abbiamo dovuto prendere atto che manca ancora il coraggio di credere in qualcosa di differente. La rassegnazione che nulla possa cambiare è, purtroppo, ancora più forte degli ideali e del rispetto, umano. Non ci sentiamo moralmente superiori a nessuno e proprio per la consapevolezza di questo mortificante quadro, abbiamo valutato le altre alternative in campo. Confluire in una eventuale lista a matrice Damiano è inconciliabile con la rigorosa opposizione fatta in questi cinque anni, con continue interrogazioni, proposte, denunce alla Procura e alla Corte dei Conti, evidenziando la pessima gestione che il paese ha dovuto subire. L’alternativa di matrice Izzo-Mataluni, che si propone come novità, in realtà è un mix di registi, di amministratori che cambiano casacca, di un miscuglio di partiti che, al di là degli annunci e di qualche articolo di giornale, in questi anni non hanno mai dato segno della propria presenza attiva sul territorio. Gli stessi partiti che a distanza di pochi giorni prendono le distanze dai propri eletti in Consiglio comunale o che si fanno imbavagliare a livello locale seguendo i diktat dei propri parlamentari, svilendo qualsiasi legame con la propria comunità.
“ORGOGLIOSI DI QUANTO FATTO IN OPPOSIZIONE”
A nostro avviso per dare forza alla politica, le alternative si costruiscono dal basso con l’apporto e il coraggio dei cittadini, con la condivisione nel tempo di progetti e idee e non in segrete stanze a spartirsi affari o ruoli di potere con l’imposizione di un candidato Sindaco. Questo può preservare una Comunità dal cadere nell’errore di votare liste “civetta” finalizzate solo ad imbavagliare gli stessi componenti della maggioranza, come già accaduto nel recente passato. Orgogliosi dell’opposizione fatta in questi cinque anni, non possiamo essere complici della possibilità, ci auguriamo remota, che tali manovre possano essere realizzate. Forti del nostro percorso, consapevoli di poter rappresentare un’ampia fetta di cittadini che non condivide questi metodi, continueremo ad esserci, con una nostra lista o all’esterno delle Istituzioni, con la consapevolezza di aver fatto tutto ciò che potevamo fare ma soprattutto – la conclusione – con la coscienza pulita per non aver mai barattato i nostri e i vostri valori”.