Matera, botto finale: otto cantieri per completare il miracolo Bucciano

Bucciano corre.
Continua a correre.
I tre quinquenni di sindacatura Matera si chiudono con la classica ciliegina sulla torta.
Anzi, otto ciliegine.
Sono sei, infatti, le opere pubbliche che stanno per essere avviate nel Comune pedemontano oltre ad ulteriori due che, invece, sono in fase di completamento. Otto cantieri, appunto, tutti a costo zero per le casse comunali, per completare un’attività di riqualificazione imponente che, tra il 2008 ed il 2023, ha trasformato il piccolo Centro pedemontano da anonimo paesino di provincia in una realtà che viene guardata anche oltre il Sannio come esempio di virtù amministrativa.
Fogne, rete idrica, edilizia scolastica, infrastruttura sportiva, urbanistica: non v’è ambito che non sia stato toccato dalla attenta programmazione tecnico-politica capitanata da Domenico Matera.
Che nel piccolo grande miracolo Bucciano ha trovato il più bello dei biglietti da visita in prospettiva di una brillante carriera politica che, oggi, lo vede sedere a Palazzo Madama. Non a caso.
Sono prossimi a conclusione gli interventi relativi alla riqualificazione del complesso monastico di Santissima Maria del Monte Taburno nonchè gli altri di ristrutturazione del Comprensivo “De Sanctis”.
IL PUC
Ma, come prima accennato, non è tutto.
Il botto finale andrà a prevedere la riqualificazione funzionale e la messa in sicurezza dell’edificio già destinato ad asilo nido in via Gavetelle, la messa in sicurezza e la riqualificazione urbana delle vie Cupa e Gavetelle, Provinciale e Fizzo.
Ed, ancora, in rampa di lancio la messa in sicurezza rispetto al profilo idrogeologico del Vallone Viscardi e del Vallone San Simeone.
Entro la fine del mese si conta poi di portare a termine la procedura con l’approvazione del Piano urbanistico comunale.
Tutto, davvero tutto.
Un ulteriore scatto, un colpo di reni sul filo di lana per l’ultimo regalo che Matera farà alla sua Comunità. Nelle vesti di sindaco.