
“A meno di quattro mesi dalle elezioni il Sindaco prova ad evitare le ultime mine per raggiungere qualche altro obiettivo.
Nel Consiglio comunale di Martedi sera, nonostante il nostro appello ai consiglieri di maggioranza per un confronto costruttivo su una questione così delicata come la gestione del Servizio idrico per i prossimi 30 anni, è partito il monologo del Sindaco Damiano.
Al termine, con profonda amarezza, abbiamo dovuto registrare l’ennesima mortificante alzata di mano preceduta dal tombale silenzio di consiglieri e assessori di maggioranza”.
Il Movimento Cinque Stelle punge Damiano, punge la maggioranza nel post Consiglio.
“Mortificante perché il consigliere Di Somma, in conferenza dei Capigruppo – proseguono i pentastellati – aveva dichiarato e motivato la sua contrarietà a questo Statuto preannunciando il suo voto contrario e invitando anche gli altri a fare lo stesso.
Evidentemente, deve aver cambiato idea e viste le forti ragioni non ha avuto nemmeno il coraggio di esternarle.
Abbiamo depositato agli atti del Consiglio la nostra posizione rispetto alla delibera – insistono Gerardo e colleghi – sollevando anche una questione pregiudiziale ai sensi dell’articolo 25 del Regolamento del Consiglio comunale e dichiarando il nostro voto contrario all’approvazione della bozza dello Statuto.
La nostra contrarietà è legata al mancato rispetto di quanto statuito dalla stessa delibera dell’Eic 69 dell’8 novembre 2022.
In quella delibera veniva invitato il Coordinatore del Distretto a provvedere “immediatamente” alla costituzione di una società pubblica tra i comuni, società che sarebbe poi confluita nella società a capitale misto pubblico/privata.
Il primo passaggio è stato completamente disatteso garantendo di fatto la completa prevalenza del soggetto privato nonostante la partecipazione in minoranza. Inoltre, la bozza è stata redatta e inviata senza alcun confronto preventivo e senza alcuna possibilità di modifica da parte dei Comuni, decretando di fatto l’assoluta irrilevanza dei Consigli comunali.
Il confronto è proseguito entrando nel merito con i criteri di composizione del CdA e la modalità di scelta del Presidente del CdA e dell’amministratore delegato, rispetto alla necessità di indirizzo e tutela della parte pubblica e dei cittadini”.
CAPITOLO AMMINISTRATIVE
Archiviato il discorso “consiliare”, non manca un riferimento alle prossime Amministrative.
“Il passaggio nelle file Mastelliane da parte del Sindaco Damiano e l’impossibilità di riproporsi per la candidatura a Sindaco di Montesarchio, proprio in questi giorni ha reso chiaro il suo intento: continuare a valutare potenziali candidati a Sindaco da bruciare, per determinare uno stallo volto a garantirgli un ruolo da protagonista e l’appoggio dei pochi consiglieri ancora a lui fedeli. Dopo quella che sembra essere la condivisa bocciatura della Clemente e il passo indietro di De Mizio, è arrivato il turno dell’assessore che si è distinto per il suo primato in assenteismo, Nicola Striani.
Dopodiché sarà la volta di Bepy Izzo, Morena Cecere, Angela Papa, Di Somma che ha dichiarato di chiudere con questa consiliatura la sua esperienza politica e così via.
Contestualmente arrivano i nomi esterni, salvatori della patria. Si è sentito circolare il nome del dottor Valter Vagli, l’avvocato Carmelo Sandomenico, Costantino Caturano fresco vincitore del concorso alla Provincia come geologo, nominato da De Luca alla Presidenza dell’Ente Parco regionale del Taburno Camposauro, e così via.
Damiano sa benissimo di non aver lavorato per la sua successione – concludono i pentastellati – e non ne ha mai avuto alcuna intenzione.
Contava e sperava di potersi candidare per il terzo mandato e adesso che questa ipotesi sta sfumando del tutto, non può fare altro che strategia, dando fondo a tutta la sua pluridecennale esperienza politica”.