Cioffi-Ciulla: La vitamina D può contribuire a prevenire le infezioni respiratorie. Anche COVID-19?

La vitamina D può contribuire a prevenire le infezioni respiratorie. Anche COVID-19?
Di UGO CIOFFI E MICHELE M. CIULLA
I risultati dell’Irish Longitudinal Study on Ageing (TILDA) condotti dal Trinity College Dublino supportano la tesi che la vitamina D può aiutare a prevenire le infezioni respiratorie.
La professoressa Rose Anne Kennedy, ricercatrice principale dello studio, ha affermato che la vitamina D può ridurre il rischio di infezioni delle vie respiratorie negli adulti e, sebbene il suo impatto su COVID-19 sia ancora sconosciuto, potrebbe potenzialmente ridurre il rischio di ammalarsi e soprattutto di ammalarsi in modo grave.
La ricerca ha messo in risalto che le persone con bassi livelli di vitamina D che assumevano integratori hanno ridotto drasticamente il rischio di contrarre infezioni alle vie respiratorie.
La professoressa ha ribadito : “Abbiamo prove a sostegno di un ruolo della vitamina D nella prevenzione delle infezioni respiratorie, in particolare negli adulti più anziani che hanno bassi livelli. In uno studio, la vitamina D ha ridotto della metà il rischio di infezioni respiratorie nelle persone che assumevano integratori.
Il dott. Eamon Laird, ricercatore in Gerontologia medica e coautore del rapporto, ha dichiarato: “Questi risultati mostrano che i nostri adulti più anziani hanno livelli elevati di carenza di vitamina D che potrebbero avere un impatto negativo significativo sulla loro risposta immunitaria alle infezioni.
Ora c’è un rischio ancora più grande di carenza in quelle persone costrette a restare in ambienti chiusi. Infatti, l’organismo è in grado di produrre vitamina D solo quando la pelle è esposta al sole per almeno 15 minuti al giorno.
Tuttavia, la carenza di vitamina D non è inevitabile: mangiare cibi come pesce azzurro, uova, cereali arricchiti con vitamina D o prodotti lattiero-caseari e un supplemento giornaliero di vitamina D da 400 UI (10ug) può aiutare a evitare la carenza.