Lettera al sindaco: Cervinara non è un paese di camorra!
Caro Sindaco Tangredi,
non posso, da cittadino, più tollerare questa campagna denigratoria contro l’immagine della Città e dei suoi abitanti. Quello che sta succedendo da qualche mese a questa parte ha dell’incredibile. Qui non si parla se ci sono state o meno irregolarità amministrative, la giustizia ha fatto e farà il suo corso, ma, per strane alchimie e strategie politiche, si sta costruendo intorno a Cervinara, senza il minimo pudore e onestà intellettuale, una cornice che si discosta di non poco dal reale quadro della situazione. Cervinara non è un paese a forte infiltrazione camorristica!
Sono nato e vivo in questo paese ormai da 50 anni e, nonostante le molte occasioni, non ho mai voluto lasciare questa terra perché ritengo che, nonostante i tanti problemi che ci possono essere in una cittadina come la nostra, si vive ancora tranquillamente tanto è vero che mio figlio torna a casa a qualsiasi ora della notte e non lo devo aspettare “dietro la porta”. E, per inciso, per le mie attività imprenditoriali, negli anni, non ho mai ricevuto nessuna richiesta di pizzo.
I paesi in mano alla camorra sono ben altra cosa.
Se parliamo di microcriminalità, questa certo non è una caratteristica endemica di Cervinara.
Chi sta strumentalizzando il ricorso elettorale per altri interessi politici e personali sta buttando solo fango sulla mia e sulla Sua Città.
Le chiedo da cittadino, di fare quello che è di sua competenza per salvaguardare l’immagine di Cervinara e dei suoi abitanti. Non mi piacerebbe affatto, neanche per scherzo, andare in giro per il mondo e sentirmi chiamare camorrista.
gianfranco_marchese