Il Controllo del vicinato può essere la soluzione.
I cittadini di Cervinara, da mesi, sono sotto scacco per la preoccupante escalation di furti e di azioni criminose. Un vero e proprio attacco alla sicurezza delle persone, delle abitazioni e ad anziani raggirati da delinquenti che, nella maggior parte dei casi, non appartengono alla comunità cervinarese. Una soluzione, secondo noi di UserTv, potrebbe arrivare dalle esperienze di molti comuni del centro e del nord Italia che, per cercare di arginare i tanti episodi di criminalità, si sono organizzati per contrastarne la diffusione.
UserTv, sensibile alla questione, chiede all’Amministrazione comunale ed alle associazioni presenti sul territorio di volersi interessare ad avviare il progetto che si sta diffondendo a macchia d’olio e che sta dando ottimi risultati in molte regioni italiane: Il Controllo del vicinato.
L’idea, semplice e senza costi eccessivi, se non per poche centinaia di euro, prevede la partecipazione e l’adesione del Comune e di tutti i cittadini all’Associazione per il “Controllo del vicinato”, già riconosciuta ed operante da tempo sul territorio nazionale. “Il progetto prevede” secondo la regolamentazione ”l’adesione spontanea dei cittadini che non si adoperano come “ronde” ma effettuano una vigilanza attenta sul territorio di riferimento senza sostituirsi alle forze dell’ordine ma semplicemente segnalando tutte quelle situazioni anomale che possono costituire l’anticamera a fattispecie di reato. Il controllo del vicinato nasce negli anni ’80 negli Stati Uniti (Neighborhoode watch) attualmente vi aderiscono solo negli Usa più di dieci milioni di famiglie. In Italia arriva negli anni duemila e attualmente impegna circa dieci mila famiglie in centotrenta comuni. E’ un efficace strumento di prevenzione che propone la partecipazione attiva dei cittadini e la cooperazione con le forze dell’ordine al fine di ridurre il verificarsi di reati contro le persone e la proprietà. È importante che i cittadini capiscano di poter segnalare, solo attraverso i loro coordinatori, con scrupolo ed attenzione le situazioni veramente sospette, attuando la cosiddetta prevenzione “situazionale”, riducendo la vulnerabilità ambientale e comportamentale, soprattutto, riducendo al minimo le opportunità. In tal modo sarà anche più forte la consapevolezza di appartenere a una comunità organizzata.”
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L’Associazione Controllo del Vicinato, costituita nel 2013, è composta da una rete territoriale di volontari e specialisti volontari che forniscono consulenza e supporto gratuito alle Amministrazioni Comunali, alle associazioni locali e a privati cittadini che intendono sviluppare nel proprio territorio programmi di sicurezza residenziale e organizzare gruppi di Controllo del Vicinato. Amministrazioni Comunali, associazioni locali e privati cittadini, compatibilmente con la presenza dei volontari dell’Associazione nel loro territorio, possono chiedere supporto sia nelle fasi iniziali del Programma sia in quelle successive. Nelle fasi iniziali i volontari possono essere invitati a partecipare ad incontri informativi con Amministratori comunali, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, associazioni locali e di categoria per illustrare il Programma di Controllo del Vicinato. I volontari sono anche disponibili a partecipare ad assemblee pubbliche o a incontri tra privati cittadini. Sito di riferimento dell’Associazione nazionale, per richiedere informazioni è: www.controllodelvicinato.it
Il programma prevede, naturalmente, la partecipazione della Prefettura che favorirà al meglio la vigilanza del territorio, il rispetto e la salvaguardia delle persone e delle proprietà. Viviamo un momento difficile, pertanto, è necessario fare la propria parte per garantire la sicurezza dei cittadini nel rispetto delle istituzioni e delle leggi. Per i cittadini semplici regole.
Prevenire attraverso pratiche semplici e quotidiane, come annotarsi le targhe degli autoveicoli sospetti, scambiarsi i contatti con i vicini, utilizzare anche le più moderne tecnologie di comunicazione, sorvegliare la casa del vicino quando è assente, chiedere agli sconosciuti che cosa fanno nella zona e chi cercano, guardare l’ambiente in cui si vive con maggiore attenzione, segnalare quindi la presenza di persone sospette.
Va sottolineato che la collaborazione con le forze dell’ordine sono alla base del funzionamento del progetto. Il regolamento prevede la formazione per tutti coloro che decideranno di aderire all’associazione oltre alla distribuzione di materiale informativo.
È bene precisare che “il controllo del vicinato” spesso consente anche ai servizi sociali comunali di intervenire prima che situazioni delicate e di disagio portino a conseguenze irreparabili e molto gravi come, ad esempio, maltrattamenti di minori e/o disagio familiare. Un controllo ambientale del territorio, da parte dei “vicini”, potrebbe segnalare scarichi abusivi e, perchè no, anche un controllo di una corretta raccolta differenziata.
I nostri occhi e le nostre orecchie insieme al nostro buon senso sono gli strumenti utili per favorire una comunità dove vivere più sicuri assicurando benessere comune e maggior fiducia, oltre al rispetto delle normative. I costi sono bassissimi, tutto si basa sul volontariato gratuito, le uniche spese che si devono sostenere riguardano la realizzazione e l’apposizione dei cartelli nelle zone dove si attua il “controllo del vicinato”. Importante la figura del coordinatore che viene scelto autonomamente dei componenti del gruppo che deve essere capace di collaborare con le forze dell’ordine e contemporaneamente di favorire l’aggregazione attiva dei componenti e dei residenti in genere. Il programma prevede, naturalmente, la partecipazione della Prefettura che favorirà al meglio la vigilanza del territorio, il rispetto e la salvaguardia delle persone e delle proprietà. Viviamo un momento difficile, pertanto, è necessario fare la propria parte per garantire la sicurezza dei cittadini nel rispetto delle istituzioni e delle leggi. Il controllo del vicinato, dunque, può essere un sistema volontaristico molto efficace per favorire un reale e solidale controllo del territorio.
Angelo Marchese