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RELOAD SANNIO. Le proposte di Confindustria per le aziende colpite.

RELOAD SANNIO. Le proposte di Confindustria per le aziende colpite.
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Contro i fenomeni naturali non è possibile intervenire ma  contro le inefficienze sì. Da Confindustria proposte concrete per il ristoro dei danni alle imprese

Oggi per Reload Sannio – L’Assemblea pubblica dei giovani imprenditori di Confindustria Benevento che si è tenuta presso la zona ASI di Ponte Valentino – Sala IMEVA, riparte l’appello delle oltre 277 imprese danneggiate dall’alluvione che nel mese di ottobre ha colpito il Sannio.

Gli imprenditori sanniti, alla presenza di Marco Gay – Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria – presentano un documento con le proposte e gli spazi finanziari individuati per il ristoro dei danni subiti dalla imprese.

“Abbiamo voluto invitare il Presidente Nazionale Marco Gay alla nostra Assemblea – dichiara Pasquale Lampugnale presidente giovani imprenditori di Confindustria Benevento – in quanto  proprio nei giorni dell’alluvione noi eravamo a Capri per la Convention Nazionale e quindi ho sentito il bisogno di chiedere la vicinanza del sistema nazionale. Oggi diamo voce alle imprese che chiedono tempi certi e misure chiare. Insomma c’è bisogno che qualcuno dica loro in quanto tempo ed in che modo potranno essere risarcite del danno subito.”

Molti i  temi toccati dai Giovani Imprenditori di Benevento e i risultati raggiunti in questi anni di attività. Circa 2000 gli studenti coinvolti (scuole e Università), collaborazioni con oltre 20 Istituti scolastici, presenza in 8 Comitati tecnico scientifici, oltre 60 aziende coinvolte, 50 stage attivati e 15 rapporti di lavoro avviati.  E proprio i giovani chiedono di far ripartire un sistema economico, quello sannita, che già si era rimesso in moto prima dell’alluvione.

Basti pensare all’export che ha fatto segnare nei primi sei mesi del 2015 un +17,7% rispetto ai dati dell’anno precedente. Alla riduzione del tasso di disoccupazione di – 0,3%,

al notevole calo (nel 2014) del numero di richieste di cassa Integrazione che sono state al di sotto della metà di quelle registrate nel corso dell’anno precedente, Alla prenotazione di oltre 250 assunzioni al momento dell’avvio della Riforma del Jobs Act.

Il 15 ottobre 2015, l’alluvione ha arrestato la corsa di una parte consistente delle imprese .

(72 comuni interessati, 277 aziende colpite, 201 milioni diretti di danni alle attività produttive).

“A 50 giorni dall’alluvione Biagio Mataluni Presidente di Confindustria Benevento fa presente che la preoccupazione degli imprenditori si sta trasformando in rabbia. Non abbiamo nulla per ristorare il danno delle imprese. I 39 milioni di euro stanziati con il decreto di emergenza del consiglio dei ministri non sono destinati alle attività produttive. Oggi noi Industriali presentiamo proposte concrete e tracciamo proprio dalla Zona Industriale, cratere dell’alluvione, le linee guida e le azioni da mettere in campo d’ora in avanti. A partire dagli istituti di credito fino ad arrivare all’aspetto delle risorse finanziarie, proponiamo una serie di interventi capaci di offrire una risposta concreta al sistema produttivo ferito.”

1La vera priorità oggi è quella di individuare nuove risorse finanziarie, perché dobbiamo garantire alle imprese il RISTORO DEL DANNO SUBITO.

Il problema non è nella mancanza dei fondi, è nell’utilizzo che si fa degli stessi o nelle scelte prioritarie che si intendono compiere.

Ci sono infatti circa 30 milioni di euro sul Fondo per la realizzazione di misure anticicliche e la salvaguardia dell’occupazione a favore delle imprese a valere sul PAC. Si tratta della delibera 497 del 22 novembre 2013.

Sul fronte credito si propone un accordo tra l’ABI e la Regione, sulla scia di quello dell’Emilia Romagna, per chiedere ed ottenere dal Governo uno stanziamento per il pagamento degli interessi passivi maturati.

“Per Costanzo Jannotti Pecci presidente di Confindustria Campania, il sistema Confindustriale sta svolgendo appieno il ruolo  di pungolo alle istituzioni, regionali e nazionali, perché quanto è stato fatto per altre realtà territoriali del nord in occasione di eventi gravi e disastrosi, venga fatto anche per il Sannio. Né più né meno: vogliamo la stessa attenzione riservata ad altri territori interessati da fenomeni naturali di grave entità. Gli imprenditori devono essere, a loro volta, di stimolo nei nostri confronti soprattutto rappresentandoci in concreto i loro problemi. È un errore fare ragionamenti di tipo generale quando, invece, le questioni vanno risolte una per una con provvedimenti specifici azienda per azienda.”

Da qui parte l’importante ragionamento avviato dai Giovani imprenditori di Confindustria  Nazionale.

“Per Marco Gay il Sannio diventa questione nazionale. Questo è il momento di agire e di farlo in fretta perché il tessuto industriale di questo territorio ha bisogno di un rilancio immediato. Bisogna avere visione di medio e lungo periodo affinchè situazioni del genere non accadano più, ma  in questo momento bisogna stare vicino alle aziende e noi siamo qui per testimoniarlo. Come ho ribadito in più occasioni è necessario ripartire dal Mezzogiorno perché solo colmando il gap tra nord e sud si può realmente parlare di ripresa e rilanciare, così, l’intero Paese. Questo 2015 è stato l’anno della svolta del nostro Paese: quello del PIL che torna in positivo allo 0,8 o forse più, di EXPO e dei suoi 20000 visitatori, dell’export che potrebbe toccare il livello record di 419 miliardi e della disoccupazione all’11,5% il minimo da 3 anni.

Siamo, in poche parole, “ripartiti”. Ma noi vogliamo di più, vogliamo correre, perché siamo 13000 giovani imprenditori ambiziosi, coraggiosi, tenaci, pieni di voglia di riscatto.

E lo faremo insieme, con il Sannio, con la Campania, con tutto il Sud. Con i suoi giovani. Quelli che oggi il Censis ci dice che hanno creato 7000 nuove imprese in questo Paese, regalandoci per una volta un primato positivo in Europa perché siamo avanti a Germania e Inghilterra per il dato sull’imprenditoria giovanile. Perché questo è il nostro tempo. Quello di chi ci crede ancora. Quello dell’Italia.”

Non poteva mancare l’appello all’intervento immediato delle istituzioni. Appello rispetto al quale non si è lasciata attendere la risposta dell’Assessore alle attività produttive della Regione Campania Amedeo Lepore.

“Per Lepore le aziende possono contare su diversi strumenti. Innanzi tutto su interventi immediati per la somma urgenza che riguardano sia  le infrastrutture e sul  Piano che sta predisponendo il Commissario per l’emergenza. Possono, altresì contare su un’azione nei confronti delle banche che già è stata disposta dalla Protezione Civile nazionale dopo l’approvazione dello stato di emergenza nazionale; sulle misure previste dalla legge di stabilità e sugli interventi che la Regione Campania sta predisponendo. In particolare stanzieremo una cifra molto consistente per intervenire immediatamente. Solo oggi abbiamo stanziato 2 milioni di Euro. Sono tutti provvedimenti molto concreti, tra Governo e Regione e ci stiamo predisponendo per attuare un intervento di grandissimo rilievo per tutte le imprese.”

“Il Commissario  all’emergenza Giuseppe Grimaldi dichiara –  sono pronto ad incontrarmi con prefetto, istituzioni e imprese. Il Piano che faremo, in tempi rapidi, dovrà innanzitutto partire da una ricognizione che riguarda anche le aziende. Ho emesso una ordinanza il 1 dicembre con la quale individuiamo i comuni  e penso sia stato un atto molto rapido dal quale discenderanno  interventi fiscali per i comuni e per i cittadini.  Adesso improntiamo il  piano degli interventi tenendo conto delle priorità in termini infrastrutturali, edifici strategici, impianti e reti, viabilità, reticolo idrografico, dissesti di versanti che possono mettere ancora in pericolo persone e cose. Per i rifiuti, l’ordinanza prevede di individuare siti di stoccaggio provvisori, ma stiamo verificando con la Giunta le esatte quantità.”

Benevento, 4 dicembre 2015

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